Storia degli orologi: dalle origini a oggi

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Storia degli Orologi
Storia degli Orologi

Ormai basta un semplice smartphone per sapere che ore sono, anche se alcuni preferiscono l’orologio da polso. E’ incredibile che per giungere ad un atto così semplice ci sono voluti secoli di studi e progetti. In questo articolo cercheremo di raccontare la storia degli orologi e la loro evoluzione sino ai giorni nostri.

Storia degli orologi: le origini

A chi dobbiamo l’invenzione dell’orologio? Tutti noi ci accorgiamo che abbiamo il giorno e la notte, così come stagioni fredde e stagioni calde: è probabile che i nostri antenati abbiano sentito l’esigenza di misurare il tempo per questioni pratiche, come ad esempio l’agricoltura. Cerchi di pietra come Stonehenge dimostrano che già dal Paleolitico l’uomo considerava importante misurare lo scorrere del tempo.

Con la nascita delle prima vere civiltà (Egiziani e Babilonesi) viene sviluppato il sistema sessagesimale (cioè dividere ore e minuti in unità di 60 secondi), che usiamo tutt’oggi. Queste civiltà erano esperte in astronomia ed avevano imparato che il movimento degli astri e della luna permetteva di capire molte cose circa lo scorrere del tempo.

Storia degli orologi: primi strumenti

Meridiane

Le meridiane possono essere ritenute le prime vere antenate degli orologi. Queste sfruttavano l’ombra del sole per individuarne l’angolazione e in questo modo si capiva l’orario. Furono create dagli Egiziani, che le usarono per molto tempo. Basti pensare che gli obelischi sono in realtà enormi meridiane. Ma qualsiasi strumento si basasse sull’ombra del sole poneva un problema: come misurare il tempo durante la notte e le giornate nuvolose?

Clessidre

Gli Egiziani, però, potevano fare a meno dell’ombra solare grazie alle clessidre ad acqua: queste furono usate anche dai Greci, che le usarono dopo che Platone le importò dopo un viaggio in Egitto. Dai greci passarono poi ai Romani. Tuttavia anche le clessidre avevano uno svantaggio: non erano molto precise. Nonostante alcuni tentativi di miglioramento non si riusciva a risolvere questo problema, e quindi le meridiane continuavano ad essere utilizzate.

Solo in Persia l’utilizzo delle clessidre ad acqua conobbe standard altissimi.

Altri sistemi

Nel corso della storia sono stati inventati altri metodi per misurare il tempo: tra questi il cosiddetto “orologio a candela“, conosciuto già nella Cina Imperiale.

Storia degli orologi: Nascita orologio meccanico

Durante il medioevo, in Europa, lo scorrere del tempo divenne di grande importanza: le giornate nei monasteri erano suddivise in ore di preghiera e di lavoro che dovevano essere osservate con molto rigore. Con le campane delle chiese si scandiva anche la giornata dell’intera popolazione. Per questi motivi i primi veri orologiai europei furono i monaci cattolici, che inventarono i primi orologi antichi.

Non si sa precisamente quando venne inventato il primo orologio meccanico. Tuttavia già nel corso dell’XI secolo vi sono testimonianze scritte di orologi, anche se la prima testimonianza in letteratura resta quella di Dante, nella Divina Commedia. La meccanica di questi orologi era basata su un sistema di pesi e contrappesi.

Probabilmente l’orologio più antico al mondo ancora funzionante è quello della cattedrale di Salisbury, risalente al 1386 (anche se la sua meccanica non è più quella originale). Gli orologi dei campanili o da torre erano quindi molto diffusi in epoca medioevale, dove ancora gli scopi religiosi erano al primo posto. Questi orologi però avevano solo la lancetta delle ore, e solo in seguito si inventò quella per i minuti prima e quella per i secondi dopo. Questo solo tra XV e XVI secolo.

La storia degli orologi: rivoluzione scientifica e nuovi metodi

Intorno al 1580 Galileo Galilei scoprì la cadenza precisa delle oscillazioni del pendolo e capì che sarebbe stata molto utile per misurare il tempo. Tuttavia solo l’olandese Christiaan Huygens costruì il primo orologio a pendolo nel 1656. Anche con l’invenzione della molla si arrivò a un nuovo capitolo dell’evoluzione degli orologi, soprattutto con la molla a spirale (usata ancora oggi). Nel 1738 nacque invece il primo orologio a cucù, e nell’800 i primi orologi elettrici.

Storia degli orologi da polso

La nascita dei primi orologi da polso risale alla fine del XVI secolo, ed inizialmente erano indossati esclusivamente dalle donne. Si sa con certezza che la regina Elisabetta I Tudor d’Inghilterra ne ricevette uno in regalo nel 1571 (mentre di suo padre Enrico VIII si dice indossasse il primo orologio da tasca della storia). Tuttavia questi avevano un design un po’ lontano da quelli odierni: in base alla loro descrizione si trattava di orologi che pendevano con una catenella da un braccialetto, e quindi non avevano il cinturino.

I primi uomini ad indossare gli orologi da polso furono i militari alla fine dell’800, mentre i civili utilizzavano da diversi decenni gli orologi da tasca. Questo per proteggerli dalle incrostazioni e dagli agenti atmosferici. Ma agli inizi del Novecento anche gli uomini cominciarono ad indossare orologi da polso.

Con la rivoluzione industriale e la possibilità di portare gli orologi con sè cominciò la produzione su larga scala. Nacquero, pertanto, le prime aziende di orologeria (mentre in passato era prodotti da soprattutto fabbri e gioiellieri). La prima azienda a produrre un orologio da polso fu la Patek Philippe nel 1868, mentre la Luois Cartier produsse il primo per uomini nel 1904.

A poco a poco altre case si accodarono e riuscirono ad avere successo: tra queste possiamo citare le svizzere Iwc e Rolex, le giapponesi Casio e Citizen, e l’americana Hamilton. Soprattutto Gli orologi svizzeri diventarono ben presto garanzia di qualità e precisione.

Nel frattempo in Italia gli orologi Perseo diventano quelli ufficiali delle Ferrovie dello Stato. Durante la seconda guerra mondiale la Regia Marina Italiana utilizza i Panerai, adatti per l’uso subacqueo. I primi orologi impermeabili furono in realtà prodotti da Rolex e Omega, ma i primi veri orologi subacquei furono i Rolex ed i Blancpain degli anni 50.

Storia degli orologi: Orologi al quarzo e nuove tecnologie

Lo standard usato per moltissimi anni è stato l’orologio al quarzo. Sebbene le proprietà piezoelettriche del quarzo vennero scoperte già nel 1880 il primo orologio al quarzo risale al 1927. Questo tipo di orologio era di una precisione mai vista sino ad allora, ma gli esemplari erano troppo ingombranti. Solo nel 1969 la Seiko riuscì a produrre il primo orologio da polso al quarzo della storia.

La scoperta dell’energia atomica ha reso possibile l’uso di questa energia anche negli orologi, è ad oggi sono i più precisi in assoluto. La Citizen, invece, è stata la prima azienda al mondo a produrre un orologio con display LCD nel 1976 (passando dall’analogico al digitale), mentre la Casio negli anni’80 si specializzò nella produzione di orologi con calcolatrice .

Oggi invece si utilizzano molto smartphone e smartwatch, mentre l’orologio da polso “tradizionale” diventa sempre più accessorio di bellezza.

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Orologi. Breve e appassionante storia delle macchine del tempo tra design e innovazione tecnologica

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